Smaltimento filtri dell'olio

Cosa sono e da cosa derivano

I filtri si dividono in filtri olio e filtri aria , e derivano dalla manutenzione di macchinari utilizzati nei motori endotermici per la pulizia dell'olio lubrificante.

Sono di norma sostituiti all'atto della sostituzione dell'olio.

Hanno un involucro di metallo e le unità filtranti sono generalmente di carta o tessuto non tessuto.

Per quanto concerne i filtri olio, le odierne normative sono sempre, per fortuna, più rigide e ne impongono specifici trattamenti, dati i gravi problemi sia alla salute che all'ambiente nel caso di un errato stoccaggio o smaltimento.

Il processo di smaltimento è determinato soprattutto dai materiali che compongono i filtri e soprattutto dalla presenza più o meno imponente, di oli lubrificanti.

A questo proposito è opportuno conoscere quali siano i diversi materiali che li compongono:
involucri esterni in ferro, viti di raccordo, elemento filtrante in cellulosa, guarnizione in gomma, olio minerale o sintetico.

Il filtro usato deve essere privato dell'olio mediante la scolatura. L'olio va stoccato insieme agli oli lubrificanti, mentre il filtro va ridotto di volume separando il lamierino dalla carta filtrante.

La normativa vigente prevede anche un secondo processo, oltre alla triturazione per ridurne il volume, in cui viene effettuata la separazione dei materiali e l'eliminazione dei residui di olio.

Curiosità: secondo diverse fonti, è emerso che sulle nostre strade circolano circa 32 milioni di veicoli, numero che raddoppia con la nascita di nuovi veicoli. Tenendo conto che in media un automobile percorre circa 25.000 km, e che il cambio filtri olio avviene solitamente ogni 15/20.000 km, si stima che i filtri olio cambiati e avviati a smaltimento ogni anno in Italia, superino i 71 milioni.